Mattarella ricorda Siani, il giornalista ucciso dalla camorra 35 anni fa

Il Presidente della Repubblica ha inviato un proprio messaggio di ricordo e cordoglio al Presidente della Fondazione Giancarlo Siani Onlus, in occasione del 35° anniversario dell’uccisione del giornalista de Il Mattino di Napoli.

«Giancarlo Siani è stato testimone del miglior giornalismo: sarà sempre un esempio di coraggio e di professionalità per chi ha lavorato con lui e per chi intraprende, con idealità e passione, la strada del giornalismo», così si è espresso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel Messaggio inviato al Presidente della Fondazione Giancarlo Siani Onlus, Gianmario Siani.

Giancarlo Siani

«Sono trascorsi trentacinque anni dal feroce assassinio di Giancarlo Siani, giovane cronista de Il Mattino di Napoli, autore di coraggiosi articoli sulle attività criminali dei clan della camorra e sui loro conflitti interni. – ha esordito Mattarella Giancarlo Siani fu ucciso proprio per il lavoro svolto, per l’onestà e l’intelligenza con cui onorava il diritto alla libera informazione, raccontando i delitti della malavita e le trame di chi ne tirava le fila.Le organizzazioni camorristiche non tollerarono che fosse svelato ciò che volevano restasse occulto: dagli affari illeciti alle complicità, alla violenza, che lasciava scie di morte: comprimevano libertà e opportunità in ogni campo della vita economica e sociale».

«In questo giorno di memoria per Napoli e per l’intera comunità civile, – ha proseguito il Capo dello Statodesidero esprimere a Lei un sentimento di solidarietà e gratitudine per l’impegno civile che negli anni è stato promosso, a partire dal dolore di una ferita purtroppo insanabile».

Nel ricordare il giornalista appena ventiseienne ucciso il 23 settembre 1985 da una squadra di almeno due assassini mentre era seduto nell’auto sotto la propria abitazione nel quartiere napoletano dell’Arenella, il Presidente Mattarella ha voluto sottolineare:
«Giancarlo Siani è stato testimone del miglior giornalismo: sarà sempre un esempio di coraggio e di professionalità per chi ha lavorato con lui e per chi intraprende, con idealità e passione, la strada del giornalismo.

Il sacrifico di Giancarlo Siani resterà nella coscienza di tante persone oneste che si battono per contrastare l’illegalità e le mafie con gli strumenti della civiltà, della cultura, con il rispetto della verità e delle regole. Le condanne inferte ai killer e ai mandanti di Siani, al termine del percorso processuale,  – ha poi concluso – sono una prova ulteriore che le mafie possono essere sconfitte e che verranno certamente sconfitte».

(Foto in alto: Il murale dedicato a Giancarlo Siani in via Vincenzo Romaniello a Napoli, da wikipedia.org – Di Silviasca – Opera propria – licenza CC BY-SA 4.0)