“L’innovazione al servizio del progresso opera con efficacia all’interno di regimi liberi e democratici che hanno al centro la dignità delle persone. […] In questo l’Europa ha il suo punto di forza e la sua caratteristica”.
Così interviene Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, all’evento del Cotec, fondazione che promuove l’innovazione. Il discorso del Presidente, tenutosi a Las Palmas de Gran Canaria, si incentra sulla sovranità tecnologica europea, sul necessario bisogno di progresso e si conclude con un appello contro il protezionismo e la chiusura.
“Spingere sull’acceleratore”
Nonostante le possibilità che l’Europa offre e l’attenzione verso un consumo consapevole, l’Ue “è debole nelle tecnologie emergenti che guideranno la crescita futura”, ha commentato Mattarella.
Non a caso, “solo quattro delle cinquanta aziende tecnologiche più importanti al mondo sono, infatti, europee. Possiamo quindi concordare sul fatto che l’Europa debba riorientare profondamente i suoi sforzi collettivi per colmare il divario di innovazione”.
Iniziando con l’esposizione dei punti critici su cui l’Europa e ogni Stato membro dovrebbe soffermarsi, il presidente Mattarella parla dell’attualità del tema tecnologico e della conseguente riflessione strategica in materia. Appunto per questo motivo, ricorda infatti del dibattito in corso a Bruxelles, soprattutto dopo la pubblicazione del Rapporto sulla competitività europea di Mario Draghi.
“L’Europa deve spingere sull’acceleratore, attuando misure che consentano di promuovere la sua capacità industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico”.
Competizione e competenze
Non bisogna fare l’errore di rimanere indietro nella competizione e nel mercato internazionale, avverte quindi Mattarella che prosegue così: “essere presenti nelle filiere tecnologiche di frontiera, in quei settori che determineranno in modo sempre più incisivo le condizioni di vita nell’avvenire e la possibilità di rispondere alle numerose sfide del futuro (sostenibilità ambientale, lotta ai fenomeni di alterazione climatica, salute umana) è condizione per poter consentire ai cittadini livelli di esistenza sempre migliori”.
Al fine di rimanere competitivi, è fondamentale quindi dare sostentamento finanziario ai sistemi educativi, alla formazione e all’aggiornamento delle competenze. “La sovranità in campo tecnologico si nutre di questi fatti e di cooperazione, perché non è indifferente la questione della internazionalizzazione della ricerca e degli investimenti relativi, della tutela del valore strategico di alcuni ambiti”, conclude il Presidente.
Articolo di T.S.