Martella: i progetti elaborati per la “riforma dell’editoria 5.0” a gennaio all’esame della Commissione Ue

In coerenza con il Recovery Fund andranno approvati e finanziati «per rafforzare pluralismo e qualità dell’informazione».

In un recente incontro avuto in videoconferenza con la giunta esecutiva della Federazione nazionale della Stampa italiana e i rappresentanti delle Associazioni regionali di Stampa, il sottosegretario con delega all’editoria Andrea Martella, come riportato dalla stessa FNSI, ha tratteggiato gli interventi allo studio del governo: «Abbiamo fatto una serie di proposte, che sono ancora in discussione e in elaborazione».

I progetti elaborati in questi mesi nell’ambito del “cantiere editoria 5.0″ in coerenza con le linee guida sul Recovery Fund approvate dal Parlamento, ha spiegato il sottosegretario,  andranno approvati a gennaio dalla Commissione Ue per essere finanziati con risorse che «devono andare anche a vantaggio del sistema dei media, per rafforzare pluralismo e qualità dell’informazione».

Martella ha a anticipato i filoni sui quali si è concentrata l’analisi del governo:

– la trasformazione tecnologica e digitale con la previsione di adottare incentivi indiretti per i servizi dell’informazione;

– gli investimenti sulle professionalità e i lavoratori, così da sostenere il turn over generazionale e l’assunzione di giovani con competenze nell’innovazione digitale anche attraverso crediti di imposta e contributivi;

– la valorizzazione del lavoro giornalistico, affrontando il tema della dignità del lavoro e del contrasto alla precarietà.

Fra gli interventi allo studio del governo, Martella ha sottolineato  quelli sulla RAI (che necessita di «una riforma in grado di mettere la più grande azienda culturale del Paese al passo con i tempi»), sulle agenzie di stampa (per le quali nel 2021 l’esecutivo intende elaborare un nuovo sistema di assegnazione delle convenzioni con la pubblica amministrazione) e sull’INPGI.