L‘Ordine dei giornalisti crea un apposito registro per gli aspiranti pubblicisti

Cambiano le regole, cambiano le modalità d’accesso all’Ordine dei Giornalisti per gli aspiranti pubblicisti.

A renderlo noto è stato direttamente l’Ordine, con una nota sul proprio sito internet, dopo l’approvazione da parte del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, in accordo con la Consulta dei presidenti regionali, della “Integrazione delle Linee Guida per aspiranti giornalisti” varata a larga maggioranza nella seduta del Cnog del 28 e 29 gennaio.

Cosa cambia per chi vuole iscriversi all’Ordine? La nuova norma prevede l’introduzione, dal 1° aprile 2020, del Registro degli aspiranti pubblicisti, come un “foglio rosa” per accedere all’elenco pubblicisti dell’albo professionale.

Questa modalità prevede una comunicazione di “inizio attività” da presentare all’Ordine regionale competente, con tanto di indicazione della testata presso cui si inizia la pubblicazione degli articoli, quindi non ci sarà più il riconoscimento a posteriori dell’attività giornalistica per gli aspiranti pubblicisti. La nuova norma introduce, inoltre, l’obbligo di frequentare corsi di formazione per un equivalente di 20 crediti formativi.

La norma, con effetto retroattivo, si applicherà a tutti coloro abbiano iniziato il proprio percorso per diventare pubblicisti prima del 1° gennaio 2019, mentre sarà esentato chi ha avviato la pratica in data antecedente, quindi entro il 31 dicembre 2018.

L’Ordine ha dichiarato che si tratta di una rivoluzione delle regole dettata dalla necessità di migliorare i profili professionali dei nuovi entranti, soprattutto per quanto riguarda la deontologia. Carlo Verna, Presidente dell’Ordine, ha anche affermato: «È l’affermazione della linea riformista del Cnog che fa seguito all’elaborazione di una proposta di riforma complessiva della professione giornalistica che deve essere esaminata dal legislatore e che, con questa freccia in più al nostro arco, possiamo fondamentalmente sostenere debba avvenire al più presto».