La scomparsa di mons. Vincenzo Rini, una vita spesa per la fede e il giornalismo

Don Rini, come amabilmente preferiva essere chiamato, oltre alle cariche nelle associazioni cattoliche di settore è stato per anni Consigliere nazionale dell’USPI e attivo condivisore delle politiche della Segreteria generale.

È morto nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, a Cremona, mons. Vincenzo Rini, già direttore del settimanale diocesano “La Vita Cattolica”. Era ricoverato da alcuni giorni presso l’Ospedale di Cremona a causa del Covid-19.

Nato a Spinadesco il 5 gennaio 1945, ordinato sacerdote il 22 giugno 1968, nel 1977 è stato promosso parroco di Polengo, incarico che ha mantenuto sino al 1985 quando ha assunto la direzione del settimanale diocesano “La Vita Cattolica” che ha condotto fino al traguardo dei 100 anni di storia, celebrati nel dicembre 2016.

Dal 1996 al 1999 è stato anche presidente nazionale Consis (Consorzio nazionale servizi informazioni settimanali) e, dal 1999 al 2005, presidente nazionale Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici) e presidente del Sir (Servizio Informazione Religiosa) dal 2006 al 2018.

Dal 1996 è stato Consigliere nazionale di USPI.

I sui mandati alla guida delle associazioni cattoliche di settore sono coincisi con l’affermarsi delle nuove tecnologie che hanno portato anche le testate diocesane ad una significativa presenza nel web. «Un passaggio importante che lo stesso don Vincenzo – ha ricordato Mauro Ungaro, attuale presidente Fisc – aveva spiegato durante un’Assemblea nazionale: ‘Cerchiamo di essere giornali che guardano ma non si fermano all’oggi e compiono ogni sforzo per mettersi all’ascolto della cultura moderna per svelarne i semi della Parola».

Nel 2004 era stato insignito dell’onorificenza di Cappellano di Sua Santità.

Contattato per partecipare alla riunione di fine anno scorso, don Rini aveva promesso che sarebbe venuto a trovarci presto. Resta il rammarico di non averlo rivisto. Ci mancherà il suo cortese sorriso sempre pronto al dialogo e al sostegno di tutte le persone che aveva vicino.

Alla sua famiglia va il cordoglio commosso del Segretario Generale e di tutta l’USPI.