Indagine Google-Ipsos su IA: italiani riconoscono valore sociale tecnologia

Gli italiani sono sempre più fiduciosi e favorevoli all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nelle loro vite quotidiane, lavorative e personali. 

Lo conferma lo studio La nostra vita con l’IA: dall’innovazione all’applicazione”, condotto da Google in collaborazione con Ipsos, società di ricerca di mercato, che ha analizzato l’opinione di oltre 21.000 persone in 21 Paesi diversi

Dai dati emersi durante l’indagine, non solo gli italiani sembrano migliorare la percezione che hanno dell’IA, ma anche in tutto il mondo. L’affermarsi e il diffondersi di questo strumento, infatti, aumenta la conoscenza e la relazione tra uomo e tecnologia, infondendo ottimismo sul futuro e sul suo utilizzo. 

Parlando di dati…

A conferma di tutto questo, sul blog Google si esplicitano le percentuali elaborate dall’indagine: il 43% degli italiani afferma di aver utilizzato IA generativa nell’ultimo anno e di essere consapevole che il sentimento generale sta virando dalla preoccupazione all’ottimismo. Infatti, indagando gli italiani abituati ad usare l’IA, solo il 30% si sente preoccupato, mentre il 70% si dice ottimista e favorevole all’utilizzo. 

La percentuale dei preoccupati aumenta al 46% se si considerano anche coloro che non usano l’IA. Rimangono tuttavia più della metà degli italiani che ne sono entusiasti e che sono sicuri di una buona influenza sull’economia mondiale. 

Addirittura il 61% degli intervistati italiani afferma che l’IA cambierà le professioni nei prossimi 5 anni, ma che sarà sicuramente un cambiamento positivo (contro una media mondiale del 58% in materia). Le preoccupazioni riguardo l’economia persistono per il 24% degli intervistati, mentre il 33% ritiene che l’impatto sul lavoro ci sarà, ma che sarà di stampo negativo

Tuttavia, a livello mondiale, meno di 1 lavoratore su 5 ritiene di dover necessariamente cambiare ambito lavorativo per via dell’introduzione dell’IA nelle aziende. 

Generalmente favorevoli alla tecnologia e al progresso scientifico, riconoscendo il valore aggiunto dell’IA, gli intervistati puntano tutto sul campo della medicina e la salute. Ma non è il solo ambito in cui credono in un forte progresso: infatti, asseriscono di richiedere l’aiuto dell’IA per informarsi online (68% ottimismo), per acquistare online tramite gli assistenti personali e pianificare viaggi (54%). 

In ambito lavorativo, il 71% dei rispondenti usa l’IA, ma non tutti allo stesso modo: non solo stesura di e-mail o lettere di presentazione, ma anche per la scrittura più generalmente parlando (74%), per fare brainstorming (62%), per problem solving (78%) e per riassumere lunghi documenti (72%) o informazioni complesse (71%).

Aspettative dell’opinione pubblica

L’entusiasmo crescente verso l’Intelligenza Artificiale spinge sempre più persone a desiderare un contesto favorevole all’innovazione, capace di valorizzare le opportunità offerte da questa tecnologia. 

Più della metà degli italiani (53%) riconosce l’impegno del proprio Paese nel preparare l’economia ai benefici dell’IA, mentre emerge una chiara richiesta di collaborazione tra governo e aziende tecnologiche. Il 65% degli italiani approva il supporto delle imprese di IA ai governi nell’approfondire la conoscenza di queste tecnologie e il 61% sostiene le partnership pubblico-private per sperimentare strumenti di AI nei servizi statali. 

Inoltre, investire nelle infrastrutture digitali e nell’energia risulta una priorità condivisa, con il 65% favorevole a potenziare la connettività internet e la produzione di energia elettrica per sostenere lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. 

La sinergia strategica delle diverse componenti statali e private dell’Italia sembra essere per gli italiani il giusto passo verso un futuro innovativo e più competitivo.

Articolo di T.S.