Il New York Times dedica la prima pagina ai nomi di mille vittime del coronavirus

«Una perdita incalcolabile», titola a tutta pagina il prestigioso quotidiano newyorchese.

Mentre gli Stati Uniti si avvicinano ai 100.000 morti di coronavirus, il New York Times ha deciso di pubblicare sulla prima pagina di domenica 24 maggio i nomi e brevi necrologi di mille vittime del Covid-19, nell’intento di segnare una pietra miliare nella storia dell’epidemia.

Sei colonne di brevi necrologi per rendere omaggio a chi non c’è più: «Nessuno di loro era un nome su una lista. Loro erano noi”, il sottotitolo. Mille persone, è detto ancora nella homepage del NYT, «rappresentano solo l’uno per cento del bilancio totale dei morti. Ma nessuno di loro era solo un numero».

La scelta di rendere omaggio ai defunti selezionando un migliaio di necrologi presi dai giornali di tutto il paese rappresenta il tentativo di incorniciare quella che il quotidiano definisce «una perdita incalcolabile».

Il national editor Marc Lacey ha spiegato: «Volevo qualcosa che la gente potesse guardare tra 100 anni per capire la portata di ciò che stiamo vivendo».

E’ stata creata anche una pagina online interattiva che permette di consultare i necrologi uno a uno.

Una “front page” destinata a destare scalpore e polemiche: una Spoon River Anthology” (di Edgar Lee Masters) moderna che riporta alla mente il refrain della poesia The Hill: «All, all are sleeping on the hill».