GPDP termina l’istruttoria su ChatGPT: multa da 15 mln a OpenAI

OpenAI minaccia il ricorso, ma il Garante per la Privacy ha preso la sua decisione: OpenAI dovrà pagare una sanzione milionaria. 

Sanzione a OpenAI, milioni di dollari di multa

Nel marzo 2023, il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) ha avviato un’istruttoria contro OpenAI. Il sistema di Intelligenza Artificiale (IA), infatti, avrebbe messo mano ai dati degli utenti di ChatGPT, in una flagrante violazione del principio di trasparenza. A causa della mancanza di limitazione sull’età dei partecipanti, anche utenti minori di 16 anni sarebbero stati messi in pericolo. 

Inoltre, sempre nel marzo 2023, vi sarebbe stata una violazione dei dati che ChatGPT non avrebbe notificato alle autorità. 

La sanzione del Garante

Per questa negligenza, il Garante ha multato OpenAI per una cifra di 15 milioni di euro e ha inoltre richiesto alla società di realizzare una campagna di comunicazione istituzionale. La campagna dovrebbe interessare tutti i mezzi mediatici principali, dalla radio al giornale, dalla tv alla rete, e fare uso delle abilità messe a disposizione dal Codice Privacy, articolo 166 comma 7. 

Lo scopo è quello di promuovere la consapevolezza del pubblico sull’utilizzo di ChatGPT, sul modo con cui questa e in generale le IA si servono dei loro dati per addestrarsi, e in che modo tutelare i loro diritti in tale contesto. 

Il Garante della Privacy ha la sua sede europea in Irlanda, e pertanto ha rimesso all’Autorità di Protezione Dati Irlandese il proseguimento dell’istruttoria. 

I portavoce di OpenAI non accettano la decisione del Garante e hanno anche annunciato di voler fare ricorso contro di esso. Nelle loro dichiarazioni, la sanzione rappresenta un blocco delle ambizioni dell’IA, oltre che un duro colpo al fatturato.

M.F.Z.