Facebook, nuovo Comitato di Controllo indipendente per la supervisione dei contenuti

“Rispetto della libertà di espressione, garantito da un giudizio indipendente” questo il fondamento dichiarato sul nuovo sito del Comitato per il controllo voluto da Facebook.
“La community ha raggiunto oltre 2 miliardi di persone ed è diventato sempre più chiaro che l’azienda Facebook non può prendere autonomamente così tante decisioni relative alla libertà di parola e alla sicurezza online. Il Comitato per il controllo è stato creato per aiutare Facebook ad affrontare alcune tra le questioni più difficili in merito al tema della libertà di espressione online: cosa rimuovere, cosa lasciare e perché”, si legge sulla nota.

Il comitato sarà fondato da 20 membri, scelti con selezionatori professionali e una consultazione pubblica, a regime diventeranno 40, provenienti da tutto il mondo, parlano oltre 29 lingue e “rappresentano contesti e punti di vista professionali, culturali, politici e religiosi differenti”.

Lo scopo del Comitato sarà quello di analizzare un determinato numero di “casi altamente emblematici e stabilirà se le decisioni sono state prese in conformità con le normative e i valori stabiliti da Facebook”. Si precisa nella nota che non è stato progettato “per fungere come estensione della procedura esistente di analisi dei contenuti di Facebook”, ma sarà un organo totalmente indipendente finanziato da un trust esterno. Si avvarrà del giudizio dei propri membri per “supportare il diritto alla libertà di espressione delle persone e assicurarsi che tali diritti siano adeguatamente rispettati”.

Analizzerà quindi profili e contenuti ritenuti già problematici da Facebook, valuterà di volta in volta se reintegrare il contenuto sulle piattaforme e potrà farlo anche con l’aiuto degli utenti che potranno fare appello al Comitato, a partire dalla fine del 2020 (“Le persone avranno la possibilità di contestare le decisioni sui contenuti di Facebook, sottoponendole al Comitato. Tutte le persone i cui contenuti sono selezionati per l’analisi da parte del Comitato avranno l’opportunità di condividere una dichiarazione che spieghi la propria posizione”).

Inoltre, tutte le decisioni saranno rese pubbliche e archiviate sul sito web del Comitato e annualmente verrà stilato un report finale.

“Le dimensioni della nostra piattaforma implicano grandi responsabilità. Questo è un cambiamento fondamentale, implementeremo le decisioni del Comitato” – ha spiegato Nick Clegg, vicepresidente Facebook – “ci aspettiamo che prendano alcune decisioni con le quali noi non saremo sempre d’accordo, ma è proprio questo il punto: i membri sono veramente autonomi nell’esercizio del loro giudizio indipendente”.

Alcune informazioni in più su come opererà la struttura, soprannominata la ‘Corte Suprema dei contenuti’, sono emerse da un editoriale del New York Times in cui i quattro co-presidenti – Catalina Botero-Marino, Jamal Greene, Michael McConnell e Helle Thorning-Schmidt – si sono presentati, spiegando su cosa verterà il loro lavoro: “si concentrerà sui temi più difficili per i contenuti, incluso le incitazioni all’odio, le molestie, la tutela della sicurezza e della privacy. Le sue decisioni saranno definitive e vincolanti sui contenuti specifici che possono essere consentiti o rimossi da Facebook e Instagram. Facebook si è impegnata a portare avanti le nostre decisioni anche se in alcuni casi saremo in disaccordo, a meno che farlo non si traduca in una violazione della legge. L’amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, si è personalmente impegnato a farlo”.