Editoria, per Martella fondi Ue fondamentali per uscire dalla crisi

Il sottosegretario con delega all’informazione e all’editoria, Andrea Martella, torna a parlare della crisi del settore, ma soprattutto di come uscirne e di come rimettere in piedi il comparto definitivamente devastato dalla crisi sanitaria ed economica scatenatasi con il Covid-19. 

“L’emergenza sanitaria ha mostrato quanto sia fondamentale una informazione attendibile e autorevole il ruolo dell’informazione continua a essere essenziale per il semplice motivo che le persone hanno bisogno di sapere e conoscere, e per farlo devono poter contare su fonti e prodotti attendibili e autorevoli”. Così Martella in occasione del XII Premio “Nostalgia di Futuro Giovanni Giovannini”, organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia e dalla rivista Media Duemila. 

Inoltre, il sottosegretario ha dichiarato che, insieme al resto del Governo, “fin da agosto ci siamo attivati per garantire al settore dell’editoria l’accesso al Recovery Fund, per predisporre un programma di investimenti a sostegno del rilancio”. 

Ma, ad oggi, fondamentali per contrastare la crisi dell’editoria sono i fondi Ue, il Recovery fund e Next Generation Plan “sono tutti strumenti che useremo anche per far uscire l’editoria dal tunnel della crisi. Next Generation è una grandissima opportunità per il Paese e per il suo rilancio e deve esserlo anche per il settore editoriale che ha una sua rilevanza decisiva non solo in termini economici ma anche per quel principio di pluralismo scritto nella nostra costituzione”. 

Martella era già intervenuto sul tema in settimana, durante il “Tavolo veneto della filiera editoriale”, organizzato da Confcommercio Veneto e il Sindacato Nazionale Autonomo Giornali (SNAG) affermando che il nuovo piano europeo, Next Generation Eu, sarà fondamentale per avere nuove opportunità per il rilancio digitale, investire sulla formazione e sul digitale. “Abbiamo cercato di inserire interventi per il pluralismo, come previsto dalla nostra Costituzione. Il settore si sta trasformando, è importante il confronto”.