Data center sempre più green, corsa alla sostenibilità

Nel 2025 l’industria dei data center si è trovata al centro di nuove sfide tecnologiche e ambientali. 

Si cerca principalmente di rispondere alla crescente domanda di potenza computazionale, causata soprattutto dall’Intelligenza Artificiale (IA). Al contempo, però, l’aumento dei consumi energetici necessita di soluzioni che puntino alla riduzione dell’impatto ambientale.

Con l’ascesa dell’AI generativa e dei carichi di lavoro ad alta intensità, il settore è chiamato a ripensare profondamente la propria infrastruttura, coniugando esigenze di potenza, efficienza e sostenibilità. 

Consumi in crescita 

Ad oggi, modelli più sofisticati, come ad esempio GPT-4, necessitano di enormi quantità di risorse per l’addestramento e l’esecuzione. Secondo le stime, infatti, entro il 2026 il consumo globale di energia dei data center supererà i 1.000 TWh. Con già un precedente aumento della domanda di elettricità del +3-4% nel 2025. 

Di conseguenza, si rende sempre di più necessaria l’adozione di strategie innovative e sostenibili. Di accordo con le politiche governative, si punta al progressivo distacco dalle fonti tradizionali di energia tramite l’integrazione di fonti rinnovabili. Ciò include soluzioni come sistemi di accumulo, celle a combustibile e, dove possibile, l’impiego di centrali nucleari modulari. 

Sostenibilità e Big Tech

La sostenibilità è entrata a far parte anche delle strategie delle Big Tech. I principali operatori – da Google ad Amazon, fino a Microsoft – stanno investendo in modelli a basse emissioni. Promuovendo l’utilizzo dell’AI per ottimizzare i consumi, ridurre gli sprechi e monitorare in tempo reale l’efficienza energetica.

In parallelo, ci si concentra anche su pratiche di economia circolare, che puntano al recupero delle risorse, e sull’utilizzo di materiali eco-compatibili. 

Articolo di G.R.D.R.