Emergono esigenze di chiarezza e risposte rapide nel dibattito nazionale sul ruolo dei data center e il loro inquadramento normativo e fiscale.
Durante un’audizione alla commissione Trasporti della Camera, nell’ambito delle proposte di legge per la regolamentazione dei centri di elaborazione dati, è stata sottolineata l’urgenza di norme moderne e trasparenti per sostenere uno sviluppo strategico del settore in Italia.
Gli interventi richiesti al Parlamento
I rappresentanti di Anitec-Assinform hanno chiesto al Parlamento un intervento normativo che chiarisca la disciplina fiscale dei data center nell’ambito delle linee guida OCSE (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).
Ernesto Belisario, da Fondazione Italia Digitale, ha insistito sull’importanza di una normativa che unifichi e semplifichi i processi, coinvolgendo istituzioni come l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e il Garante della Privacy.
In aggiunta ha dichiarato che non serve solo velocizzare gli iter per realizzare i progetti, ma anche garantire la protezione dei dati e la sostenibilità.
La posizione dei provider
Diego Ciulli, responsabile relazioni istituzionali di Google Italia, ha evidenziato il problema di dover localizzare i dati in un unico luogo. Tuttavia, se in alcuni casi può essere inefficiente e insicuro, in altri settori è strategico.
Microsoft, rappresentata da Francesca Bitondo, ha posto l’accento sulla necessità di procedure rapide e chiare, relegando la questione energetica in secondo piano.
In breve, anche Microsoft ha proposto di snellire le procedure e di limitare la frammentazione tra competenze di diversi enti in modo da ridurre i tempi di approvazione.
I dati sul settore forniti da Polimi
Secondo l’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano, il settore sta vivendo una rapida espansione. Si prevede che entro il 2025 saranno presenti 74 player attivi in Italia.
Polimi stima investimenti potenziali per 15 miliardi di euro entro il 2025, ma avverte che l’Italia rischia di perdere opportunità se non riuscirà a garantire tempi rapidi e regole certe.
Articolo di D.C.G.