Covid-19, Martella: filiera in affanno ma informazione parte integrante della lotta al virus

Andrea Martella, Sottosegretario con delega all’Editoria, nei giorni scorsi è intervenuto più volte sull’emergenza Coronavirus che sta duramente colpendo la filiera dell’editoria. Nelle sue dichiarazioni rilasciate ad ANSA e a Il Messaggero ha più volte chiarito che i giornali entrano di diritto tra i servizi essenziali. E a stabilirlo è addirittura un decreto del governo, tanto che le edicole rimangono aperte come farmacie e supermercati.

INFORMAZIONE PRESIDIO DI DEMOCRAZIA
“In tempi di emergenza sanitaria la corretta informazione è parte integrante della lotta stessa al virus. È indispensabile che al cittadino arrivino informazioni corrette e devo dare atto che vedo interviste serie a medici, esperti, scienziati. È esattamente quel che serve. Informare in maniera approfondita, dando voce a persone qualificate. La responsabilità di non sbagliare cura ricade su tutti: sul cittadino che sceglie come deve informarsi e sul sistema dell’informazione che deve riuscire ad affermare la sua autorevolezza“.

Martella poi continua: “I giornali svolgono un servizio essenziale perché attraverso la trasmissione di notizie utili e veritiere forniscono a tutti una bussola aggiornata sui passi da compiere per uscire da questa situazione. Per questo la stampa va aiutata e sostenuta. Va tenuta in piedi l’intera filiera: editori, stampatori, distributori fino alle edicole”. Per Martella “un’informazione corretta garantisce la coesione del tessuto sociale e la democrazia”, poi aggiunge: “Ma so che la filiera è in affanno e ora è pure crollata la pubblicità, un po’ per il clima generale, un po’ per la sospensione di tanti eventi”.

Se c’è una lezione da assimilare da questa nuova epidemia, è che l’informazione di qualità, quella che dimostra di avere fonti credibili, deve essere considerata a pieno titolo parte integrante della strategia complessiva di risposta alle emergenze. Per questo non esito a parlare di presidio essenziale”, afferma il Sottosegretario. E alla domanda se la stampa quotidiana è perciò considerata alla stregua dei siti ufficiali, Martella risponde convintamente: “Sicuro. L’opinione pubblica, intimorita da quanto sta accadendo, chiede buona informazione, credibile, di servizio, si aspetta indicazioni utili, voci autorevoli ed affidabili, con la massima trasparenza e senza sensazionalismi. Insieme ai siti del governo e della protezione civile, la stampa ha anche il compito di contrastare il dilagare di fake news che mirano al caos, a turbare l’ordine pubblico”.

EDICOLE
Il Sottosegretario, poi, parlando delle edicole che rimarranno aperte come servizi primari, ringrazia gli edicolanti per “lo spirito di servizio” e aggiunge: “So che le edicole sono il punto finale di una filiera in difficoltà che va dagli editori, ai centri stampa, ai giornalisti. Per gli edicolanti alcune misure le abbiamo già prese: il credito d’imposta sia per quanto riguarda le tasse locali, sia per il canone di affitto. Ma vogliamo fare di più. Stiamo verificando la possibilità di aumentare il ‘tax credit’ estendendolo ad altre spese e di sostenere anche le imprese di distribuzione che portano i giornali nei piccoli comuni”. Data l’importanza fondamentale delle edicole stesse, poi aggiunge: “Abbiamo ritenuto che tutta l’attività della filiera editoriale fosse da considerare non oggetto delle restrizioni, perché i centri stampa e i giornalisti continuassero a svolgere la propria attività con la necessaria prudenza e le edicole rimanessero aperte, nel rispetto delle distanze, come presidio dell’informazione”.

L’ITALIA E L’EUROPA IN EMERGENZA
Martella poi si lascia andare a parole di speranza e incoraggiamento: “L’Italia è sempre uscita dalle crisi peggiori dando le prove più belle di sè quando ognuno, dai singoli cittadini alle alte cariche dello Stato, ha saputo mettere sopra ogni cosa l’interesse nazionale. Chiediamo anche un ruolo forte dell’Europa che deve fare la propria parte. L’auspicio è che in questa nuova e comune emergenza l’Europa torni a pensare e ad agire in grande“.

In riferimento alla sola emergenza nazionale, il Sottosegretario afferma: “La lotta al coronavirus va immaginata con tante task force che scendono in campo. Lo Stato e le Regioni che devono essere la catena di comando, chi è in prima linea che non finiremo mai di ringraziare, come medici, esperti e farmacisti, l’informazione e tutti i cittadini che devono assumere comportamenti responsabili. Tutti uniti possiamo farcela“.

PROSSIMO DECRETO-LEGGE
Aspettiamo comunque, per la giornata di oggi, il Decreto-legge
recante misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e quindi anche le misure straordinarie urgenti a sostegno della filiera della stampa.

Come usciremo da questa emergenza? “Il settore editoriale, nel corso di questi anni, ha sicuramente sofferto. Ora si tratta di innescare una svolta e il governo farà quanto nelle sue possibilità per accompagnarla. Alcuni provvedimenti sono già stati adottati. Altri potrebbero trovare posto nel decreto economico che il governo si appresta a varare. In ogni caso, stiamo preparando una riforma organica, che ho battezzato Editoria 5.0 e che presenteremo non appena possibile”, conclude il Sottosegretario Martella.