Copyright, le organizzazioni culturali chiedono alla commissione europea di non cambiare la direttiva

Esortiamo la Commissione Ue a incoraggiare i governi ad una trasposizione fedele della direttiva sul copyright”.

L’appello è contenuto in una lettera indirizzata al commissario UE per il Mercato interno, Thierry Breton, delle organizzazioni culturali europee.

La lettera si concentra su come l’articolo 17 della direttiva sul diritto d’autore del 2019 viene interpretato nella consultazione della Commissione. Le organizzazioni culturali  firmatarie segnalano che la consultazione cerca di riscrivere le regole e va contro l’intenzione originaria dei legislatori dell’UE, che prevede che le piattaforme online debbano ottenere un’autorizzazione dagli autori per la condivisione dei contenuti.

Tra i firmatari figurano l’Alleanza degli autori e compositori europei (Ecsa), l’organizzazione che rappresenta le aziende di musica indipendente (Impala), il Gruppo europeo delle società di autori e compositori (Gesac) e Eurocinema che rappresenta gli interessi dei produttori televisivi e cinematografici.

Helen Smith, presidente esecutivo di Impala, ha commentato: “La direttiva ha lo scopo di riequilibrare il mercato online rafforzando la posizione di creatori e cittadini nei loro rapporti con le piattaforme. Costituisce un passo significativo verso un Internet più equo. Perché riscrivere le regole ora? La Commissione rischia di oltrepassare il suo ruolo di guida riaprendo la direttiva, che è il risultato di un compromesso attentamente elaborato raggiunto dai legislatori del Parlamento europeo e degli Stati membri”.

“L’UE ha recentemente segnalato che la cultura è una priorità per la ripresa europea e abbiamo chiesto agli Stati membri di implementarla con urgenza come risposta alla crisi. Sarà difficile se la direttiva verrà riscritta. Il divario di valore rimane il più grande ostacolo alla crescita del settore culturale oggi”, ha concluso Smith.

Qui il testo della lettera delle Associazioni.