Consumatori UE contro TikTok: “Termini d’uso poco chiari”

La BEUC ha presentato un reclamo alla Commissione europea e alla rete delle Autorità per la protezione dei consumatori per molteplici violazioni del diritto dei consumatori dell’UE.

L’Organizzazione europea dei consumatori BEUC (Bureau Européen des Unions de Consommateurs), in un comunicato stampa del 16 febbraio scorsoha annunciato di aver presentato un reclamo alla Commissione europea e alla rete delle autorità per la protezione dei consumatori contro TikTok, famosissima piattaforma di condivisione video estremamente popolare tra bambini e adolescenti.

BEUC è il gruppo di coordinamento di 44 organizzazioni indipendenti di consumatori di 32 Paesi. Il suo ruolo principale è rappresentarli presso le istituzioni dell’UE e difendere gli interessi dei consumatori europei. Oltre alla denuncia del BEUC, le organizzazioni dei consumatori di 15 paesi hanno allertato le loro autorità e le hanno esortate a indagare sulla condotta del gigante dei social media.

Sulla base dei risultati di una nuova ricerca BEUC, l’organizzazione sostiene che TikTok opera molteplici violazioni dei diritti dei consumatori  e non protegge i bambini dalla pubblicità nascosta e dai contenuti inappropriati:

1. I “Termini di servizio” di TikTok sono inadeguati

I “termini” non sono chiari, anzi, sono ambigui e favoriscono TikTok a scapito dei suoi utenti. I suoi termini di copyright sono altrettanto scorretti in quanto danno a TikTok un diritto irrevocabile di utilizzare, distribuire e riprodurre i video pubblicati dagli utenti, senza compenso.

2. La “Politica sugli oggetti virtuali”

Una caratteristica popolare di TikTok è che gli utenti possono acquistare monete che usano per regali virtuali per le celebrità di TikTok di cui gradiscono le ‘performance’. La “Politica sugli oggetti virtuali” di TikTok che gestisce questa funzione contiene clausole abusive e pratiche fuorvianti. TikTok rivendica ad esempio un diritto assoluto di modificare il tasso di cambio tra le monete e i regali, potenzialmente distorcendo la transazione finanziaria a proprio favore.

3. Non riesce a proteggere bambini e adolescenti dalla pubblicità nascosta e da contenuti dannosi

Le offerte di marketing di TikTok alle aziende che desiderano fare pubblicità sull’app contribuiscono alla proliferazione del marketing nascosto. Gli utenti, ad esempio, vengono indotti a partecipare a sfide di hashtag di marca in cui sono incoraggiati a creare contenuti di prodotti specifici. Poiché gli influencer più popolari sono spesso il punto di partenza di tali sfide, l’intento commerciale è solitamente mascherato per gli utenti. TikTok, sostiene inoltre il BEUC,  potrebbe anche non essere in grado di condurre la dovuta diligenza quando si tratta di proteggere i bambini da contenuti inappropriati come video che mostrano contenuti inadeguati alla loro età, ma facilmente alla loro portata.

4. Le pratiche di TikTok per il trattamento dei dati personali degli utenti sono fuorvianti

TikTok non informa chiaramente i propri utenti, soprattutto in modo comprensibile a bambini e adolescenti, su quali dati personali vengono raccolti, per quale scopo e per quale motivo legale. Queste informazioni sono, tuttavia, essenziali per i consumatori quando utilizzano i servizi di Tik Tok.

L’Organizzazione europea dei consumatori ritene che alcune di queste, così come altre pratiche, siano potenzialmente in violazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali e le hanno portate all’attenzione delle Autorità per la protezione dei dati nel contesto delle loro indagini in corso all’interno dell’azienda.

5. Le Autorità dovrebbero agire

Con questa azione, il BEUC ei suoi membri vogliono che le autorità avviino un’indagine completa sulle politiche e le pratiche di Tik Tok e garantiscano che TikTok rispetti i diritti dei consumatori dell’UE, in particolare riguardo ai bambini e agli adolescenti.

“I bambini adorano TikTok ma l’azienda non riesce a mantenerli protetti. Non vogliamo che i nostri più piccoli siano esposti a pubblicità nascosta pervasiva e trasformati inconsapevolmente in cartelloni pubblicitari quando stanno solo cercando di divertirsi”, ha chiosato Monique Goyens,

Tik Tok prova a rimediare

A metà gennaio TikTok ha ristretto i parametri di confidenzialità dei suoi utenti tra i 13 e i 15 anni, dopo che alcuni osservatori avevano accusato l’algoritmo su cui si basa di favorire l’accesso a video a sfondo sessuale. A loro volta le autorità italiane hanno bloccato a fine gennaio l’accesso alla rete degli utenti di cui non è stato possibile accertare l’età. 

“Siamo sempre aperti a recepire suggerimenti per migliorare, e abbiamo contattato Beuc in quanto saremmo lieti di un incontro per ascoltare le loro preoccupazioni”, ha replicato un portavoce di TikTok citato da Reuters. La società che fa capo alla cinese ByteDance ha affermato di aver sviluppato un riepilogo in-app delle sue policy per rendere più facile agli adolescenti la comprensione dell’approccio della piattaforma alla privacy.