Riconosciuto un credito d’imposta in favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici anche per l’anno 2021 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite.
Le modalità
Il credito è riconosciuto nella misura del 10 per cento delle spese sostenute nell’anno 2020.
Entro il limite di 30 milioni di euro per l’anno 2021, che costituisce limite massimo di spesa.
In Commissione Bilancio della Camera
Nel corso dell’esame per la conversione in legge del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 (c.d. “Sostegni-bis”), la V Commissione – Bilancio, tesoro e programmazione – della Camera dei deputati ha approvato a grandissima maggioranza, e con la sola astensione dei deputati del M5S, un emendamento bipartisan che introduce un credito d’imposta in favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici anche per l’anno 2021 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite nel 2020.
Il testo dell’emendamento
“All’articolo 67, dopo il comma 9, aggiungere i seguenti:
9-bis. Il credito d’imposta in favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici di cui all’articolo 188 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è riconosciuto anche per l’anno 2021 nella misura del 10 per cento delle spese sostenute nell’anno 2020 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite, entro il limite di 30 milioni di euro per l’anno 2021, che costituisce limite massimo di spesa. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del citato articolo 188 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020.
9-ter. Agli oneri di cui al comma 9-bis del presente articolo, pari a 30 milioni di euro per l’anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, di cui all’articolo 1 della legge 26 ottobre 2016, n. 198, nell’ambito della quota spettante alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Per le predette finalità il suddetto Fondo è incrementato di 30 milioni di euro per l’anno 2021. Le risorse destinate al riconoscimento del credito d’imposta di cui al citato comma 9-bis sono iscritte nel pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze e sono trasferite nella contabilità speciale n. 1778 «Agenzia delle entrate-Fondi di bilancio» per le necessarie regolazioni contabili.
9-quater. Agli oneri derivanti dai commi 9-bis e 9-ter, quantificati in 30 milioni di euro per l’anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per le esigenze indifferibili di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 come rifinanziato ai sensi dell’articolo 77 comma 7 del presente decreto”.
La discussione in Commissione Bilancio
Per capire la presentazione e l’approvazione dell’emendamento sul credito di imposta per l’acquisto carta anche per 2020, è molto interessante seguire il dibattito parlamentare, che di seguito riportiamo:
Giorgio LOVECCHIO, presidente, passando all’esame degli emendamenti riferiti al «macro tema» dell’editoria, comunica che i presentatori hanno accettato la riformulazione in un identico testo proposta dai relatori. Il testo riprende gli emendamenti Trizzino (Misto) 67.11, Capitanio (Lega) 67.20, Mollicone (FdI) 67.72, Ubaldo Pagano (PD) 67.28 e Casciello (FI) 67.104. Tali proposte emendative sono state sottoscritte dai componenti dei gruppi Partito Democratico, Coraggio Italia e Italia Viva appartenenti alla Commissione bilancio. Nonché dai deputati Angiola (+Europa), Emanuela Rossini (Minoranze linguistiche), Di Giorgi (PD) e Ciampi (PD).
La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere favorevole sugli emendamenti come riformulati.
Raphael RADUZZI (MISTO ex M5S) evidenzia che le proposte emendative in esame destinano 30 milioni di euro per la concessione di un credito di imposta in favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici. In proposito, richiama l’attenzione dei gruppi parlamentari che in passato si sono sempre battuti per cancellare i finanziamenti pubblici all’editoria. Ritiene che sarebbe stato più utile destinare tali risorse ai soggetti che sono stati più duramente colpiti dalla pandemia. Tutto ciò premesso, annuncia il proprio voto contrario sulle proposte emendative in esame.
Raffaele TRANO (MISTO-L’A.C’È ex M5S), associandosi alle considerazioni dell’onorevole Raduzzi e chiedendosi come voteranno i deputati del MoVimento 5 Stelle, che hanno fatto dell’abolizione dei finanziamenti all’editoria un proprio cavallo di battaglia, annuncia il suo voto contrario sulle proposte emendative in esame.
Teresa MANZO (M5S), annuncia il voto di astensione del MoVimento 5 Stelle sulle proposte emendative in esame. Evidenzia che nella legge di bilancio è già stata approvata una disposizione che opera un taglio netto dei finanziamenti al settore dell’editoria. Tuttavia, ritiene prioritario non voltare le spalle agli imprenditori in un momento di crisi come quello che il nostro Paese sta attraversando. Pertanto, ribadisce il voto di astensione del MoVimento 5 Stelle sulle proposte emendative in esame.
La Commissione approva egli emendamenti Trizzino 67.11, Capitanio 67.20, Mollicone 67.72, Ubaldo Pagano 67.28 e Casciello 67.104, come riformulati in identico testo.
Il prosieguo
Il DL “Sostegni-bis” continuerà il suo iter per la conversione in legge. Prima in Aula alla Camera e poi in seconda lettura al Senato.
Verifica della Commissione Europea
Mancando il rispetto della regola europea del “de minimis” sugli aiuti di Stato, l’efficacia della presente disposizione è subordinata alla autorizzazione della Commissione europea.
Pertanto, si prevedono tempi lunghi, come per la precedente normativa sul bonus acquisto carta per 2019, sulla quale la Commissione UE ancora non si è espressa.