Censis, 58° Rapporto sociale: cartacei di nicchia, digital diminuisce

Il Censis, istituto di ricerca socio-economica italiano, ha pubblicato il 58° Rapporto sulla situazione sociale del Paese relativo all’anno 2024. 

Lo studio, diviso in quattro parti, inizia con le considerazioni generali sul Rapporto, continua con questioni di ragione sociale, identitaria, economica e problematiche irrisolte dell’Italia. Nella terza e quarta parte si studiano i settori produttivi, rivelando i loro andamenti e criticità.

Neanche l’editoria online fa numeri

A differenza dello scorso anno, il leggero segno positivo dell’editoria periodica non compare. La “crisi storica” dei quotidiani cartacei venduti in edicola si accentua: nel 2007 i lettori erano 67 su 100, nel 2023 la percentuale si riduce al 22%, con una flessione di -3,4% in un anno e ben -45% in 15 anni. 

Andando a vedere le altre categorie cartacee, i lettori settimanali rimangono piuttosto stabili rispetto allo scorso rapporto con una percentuale negativa del -1,7% (-1,6% nel 2023), mentre i lettori mensili crollano a -2,8% da -0,6%.

Per i quotidiani online, invece, vediamo un abbassamento del -2,5% in un anno: sono il 30,5% degli italiani gli abituali utenti degli online, mentre stabili rimangono le visualizzazioni sui siti web generici (58,1%).

In generale, l’uso di internet si consolida con una percentuale fissa dell’89,1% di utenza, che aumenta stabilmente del +1,1% annuo. Soprattutto gli smartphone sono in salita con un uso pari all’88,2% e i social al 82% (i maggiori sono Whatsapp con il 93%, Youtube con il 79,3% e Instagram con il 72,9%). 

Un cambio radicale nel veicolo di informazione

A questo proposito, si parla infatti di un fenomeno che sta interessando non solo l’informazione ma anche l’intero universo digitale: la preferenza del messaggio testuale o quello visuale

Dell’83,7% degli italiani che usano lo smartphone, nel 2024 il 37,9% preferisce effettuare ricerche mirate su fonti già conosciute mentre solo il 28,2% consulta diversi siti o giornali online per informarsi.

Ma l’analisi riporta un ulteriore dato: tra il 25,4% di utenti che leggono articoli interi, il 13,2% che legge solo i titoli e il 12,1% che invece vede solo video per informarsi. Il pubblico più giovane (fascia tra i 14 e i 29 anni) è il protagonista di queste percentuali e si può categorizzare tra una tipologia di pubblico lettore e una di visualizzatore. Nonostante i lettori siano in numero maggiore tramite diversi veicoli di informazione, i visualizzatori sembrano destinati a moltiplicarsi per via di sempre più piattaforme social che diffondono l’informazione attraverso immagini, video e audio e non solo con testi.

Articolo di T.S.