Atti intimidatori contro i giornalisti: +16,3% di casi totali dal 2023

Il Centro di coordinamento per la sicurezza dei giornalisti del Ministero dell’Interno pubblica i dati che registrano la quantità di atti intimidatori nei confronti dei giornalisti. Nel 2024 si assiste a un drastico aumento di violenze denunciate alle forze di polizia pari al +16,3%, 114 contro i 98 del 2023. 

La riunione in cui è emersa l’analisi si è svolta il 13 febbraio presso la sede della Direzione centrale della Polizia criminale. 

Sicurezza sempre più in bilico

Preoccupa l’aumento dei casi di intimidazione in tutta Italia. Negli anni scorsi, gli atti intimidatori seguivano diverse modalità di esecuzione che nel 2024 si rivelano accentuate. Nello specifico, le intimidazioni web sono aumentate dalle 30 alle 37 denunce, subito dopo le aggressioni fisiche passano da 19 a 30, per le minacce verbali si contano 17 casi, uno in più rispetto al 2023 e infine per i danneggiamenti ci sono state 15 denunce a fronte delle 12 degli ultimi dati. 

In totale, i casi hanno interessato ben 17 Regioni, con il primato negativo della Lombardia (23 casi), del Lazio (21), seguite poi in maniera uguale da Toscana e Sicilia (12). Tranne Basilicata, Molise e Valle d’Aosta, il resto delle Regioni italiane oscillano tra i sei e un caso di denunce per atti intimidatori. Nel confronto con il 2023, si nota che solo 14 erano le Regioni coinvolte nell’analisi dei dati: i primi due posti qui sono invertiti, con Lazio e Lombardia seguite da Campania.

Articolo di T.S.