5G, spesa mondiale raddoppia, 8,1 mld nel 2020

Il 5G fa discutere da mesi ormai. Teorie cospirazioniste su una qualche connessione tra la diffusione del Covid-19 e il nuovo sistema di tecnologie, possibili rischi per la salute, comuni no-5G e proteste per le installazioni delle nuove antenne sono solo alcune delle problematiche venute fuori negli ultimi mesi. 

Sta di fatto, in ogni caso, che la spesa mondiale in infrastrutture di rete 5G quest’anno raddoppierà, raggiungendo gli 8,1 miliardi di dollari rispetto ai 4,1 miliardi del 2019. Lo prevedono gli analisti di Gartner, secondo cui la cifra rappresenterà oltre un quinto (21,3%) della spesa complessiva in infrastrutture wireless, che nel complesso ammonterà a 38,1 miliardi segnando un calo del 4,4%.

Il grosso degli investimenti sarà ancora su 4G/Lte, per cui si prevede una spesa in diminuzione del 20,8% a 16,4 miliardi di dollari. Su 3G andranno 2,6 miliardi (-37,1%) e sul 2G 472 milioni (-40,8%).

A livello geografico sarà la Cina a trainare gli investimenti nel 5G. La spesa cinese rappresenterà infatti circa la metà (49,4%) di quella mondiale.

L’altra criticità emersa durante il lungo periodo di lockdown ha riguardato la diffusione della rete in territori più difficili da raggiungere. Molte famiglie si sono trovate isolate, con la rete molto lenta o addirittura senza dispositivi elettronici con cui poter continuare a svolgere il proprio lavoro o seguire le lezioni a distanza. È di ieri la notizia che l’Unione europea ha dato l’ok ai voucher Tlc: fino a 500 euro a disposizione per famiglia, di cui 200 euro per servizi di banda ultra larga e altri 300 per le apparecchiature. Sarà questa la declinazione pratica del via libera della Commissione europea ai 200 milioni di euro messi sul tavolo dal Governo per aiutare i nuclei a basso reddito ad accedere ai servizi a banda ultralarga.